Troppi pregiudizi e poca conoscenza della materia: ecco perché la sentenza sul “Comunale” è già scritta

Troppi pregiudizi e poca conoscenza della materia: ecco perché la sentenza sul “Comunale” è già scritta

Proseguono i lavori della commissione sulla vicenda del “Comunale” di Guidonia Montecelio (ultimo appuntamento lo scorso martedì 5 aprile), sinteticamente e con molto dispiacere elenchiamo cosa è importante per alcuni consiglieri comunali: effettuare un sopralluogo presso l’impianto sportivo “Comunale” per vedere come il Guidonia lascia il campo sportivo (richiesta del Partito Democratico con Simone Guglielmo), capire perché è arrivato il no da parte della Federazione Italiana Giuoco Calcio per disputare le gare agonistiche (richiesta di Claudio Caruso del Movimento Cinque Stelle), capire perché è stata tolta la pista d’atletica intorno al sintetico (sempre Caruso dei grillini), conoscere la situazione contabile in merito all’impianto occupato dall’Acd Guidonia (richiesta di Giovanna Ammaturo).

L’assenza del consigliere comunale Mauro De Santis (Polo Civico), un politico informato sui fatti, ha lasciato in sala la sola voce libera dell’assessore allo sport Elisa Strani che ha sempre cercato di portare alla ragione i consiglieri dopo interventi accesi. L’assessore, su indirizzo del sindaco Michel Barbet, sta cercando di preservare l’attività rispettando allo stesso tempo la sentenza del Tar. Questo non riescono a capirlo neanche i componenti dello stesso partito.

La nostra, continuiamo a ripeterlo, è una stampa libera e la dimostrazione arriva dagli articoli di questo blog che avevano criticato anche le scelte dell’amministrazione di centrodestra. Leggere nell’archivio cosa veniva scritto nel febbraio del 2015 per credere.

Il futuro calcistico dipende dalla gestione degli impianti

Dispiace perché ai consiglieri comunali non interessa ritrovarsi di fronte ad un’associazione che ha sempre fatto il bene del prossimo e che ha speso nel tempo milioni di euro. In questa trappola il Guidonia Calcio è ormai caduto con tutti gli scarpini, sempre per utilizzare una metafora calcistica.

Probabilmente, considerando l’arroganza nei modi con la quale vengono portate avanti queste idee, l’obiettivo di far spegnere i sogni dell’Acd Guidonia verrà realizzato.

Tuttavia siamo pronti a tirare fuori l’orgoglio come stampa per difendere la verità (ribadisco che non sono sul libro paga della società interessata), chi si è impegnato con i fatti per la città e non chi, forte di un potere momentaneo, tende solo a screditare per azioni politiche. Perché di questo stiamo parlando, alcune componenti politiche legittimamente stanno facendo quello che ritengo opportuno farlo. Ma sono scelte politiche e non basate sulla meritocrazia.

A dimostrare la nostra tesi il fatto che in questi anni nessuno dei consiglieri in questione ha messo mai piede al “Comunale”: non li abbiamo mai visti. Ora con una semplice passeggiata i consiglieri vorrebbero giudicare l’operato di una società. Addirittura l’avvocato Guglielmo, dopo aver alzato la voce contro la stampa libera, ha evidenziato tutte le sue lacune sul caso: non era neanche a conoscenza del problema principale e cioè del disagio provocato dal mancato rifacimento del sintetico e che ha portato il Guidonia ad affittare un altro campo per le gare casalinghe. Lui, come tutti gli altri che hanno preso parola, non sono nella posizione di giudicare nulla perché hanno già dimostrato di averlo fatto per pregiudizi ed interessi politici.

La sentenza è scritta.

Il Guidonia sarà annientato da questa vicenda e riceverà il colpo di grazia, ma chi sarà la mente di questo disegno resterà per sempre un traditore: del voto dei cittadini perché non avrà fatto quanto giusto, del proprio partito perché “anarchico” oppure capace di andare contro i propri colleghi di sezione, dei guidoniani e non solo che hanno combattuto per questa maglia. Ed i traditori non fanno mai una lunga strada.

Facciamolo questo sopralluogo dove sicuramente l’avvocato Guglielmo troverà qualcosa che non andrà, ma cercheremo di guardarlo negli occhi quando gli verranno mostrate tutte le fatture dei lavori eseguiti e pagati dal Guidonia.

Facciamo questo accesso agli atti per quanto riguarda la pista d’atletica: asfaltarla non è stata sicuramente una priorità del Guidonia.

Andiamo a conoscere la situazione economica attuale, ma guardiamo anche quanto il Guidonia (giustamente e con tanto piacere) ha girato nelle casse dell’Ente pagando addirittura due affitti negli ultimi due anni (sì, è così Guglielmo anche se te ne sei accorto solo martedì), andiamo a capire perché negli ultimi due anni non si è giocato al “Comunale” e accertiamo le responsabilità.

Una volta fatti tutti questi passaggi, cercheranno altri motivi buoni per diffondere odio ed invidia sociale.

Ma il Guidonia Calcio, anche senza più giocare, resterà nella storia di questo sport: per i cinque campionati vinti, per la finale Berretti del 2004 (unica ad arrivarci tra i dilettanti) persa contro la Juventus, per la partecipazione alla Tim Cup del 2010, per la Coppa Fair Play in Serie D e la Coppa Disciplina in Promozione, per aver lanciato l’allenatore Sandro Pochesci e l’attaccante Davide Moscardelli, per avere grandi speranze con Luigi Cherubini nell’Under 15 della Roma, per aver fatto gestire la scuola calcio ad un campione del mondo come Angelo Benedicto Sormani, ad un giocatore della nazionale come David Di Michele, ad uno scopritore di talenti come Mauro Bencivenga, per mille altri motivi.

Mentre il Guidonia resterà nella storia, la cattiva politica sarà comunque solo un brutto ricordo.