Riportare le persone allo stadio per non correre il rischio di doverle pagare per riempire le tribune. E’ questo uno degli obiettivi più importanti da raggiungere da parte dei nostri dirigenti. Un altro esempio della delicata situazione è arrivato dalla Partita per la Pace dello scorso 12 ottobre. Non sono bastati campioni come Maradona, Totti e Veron e l’appello del Papa per portare più di 10mila persone allo Stadio Olimpico.
L’argomento è stato affrontato anche nel corso del forum presso il Corriere dello Sport dal titolo “Lo sport è un’azienda?” alla presenza dei più importanti dirigenti italiani. Il direttore marketing della Lazio, Marco Canigiani, ha espresso il proprio pensiero: “Il calo degli spettatori ti comporta una perdita del tifo, a seguire i sostenitori perdono il motivo per il quale si segue lo sport. Il calcio, poi, ha le sue regole. Per essere contento il tifoso vuole vincere. La scorsa estate 19 tifoserie su 20 erano scontente del calciomercato? Gli unici ad essere contenti erano i tifosi della Juventus perché ovviamente vincono da cinque anni. Il Milan, la squadra italiana che ha vinto di più al mondo, è in un momento di contestazione perché non vince da 4 anni. Come Lazio praticamente regaliamo l’abbonamento agli Under 14, ma anche quest’anno il dato dimostra una tendenza negativa. Al genitore ora pesa anche andare a prendere l’abbonamento gratuito. Inoltre non veniamo certo aiutati dalle restrizioni”.
Altri dirigenti si sono soffermati sulle strutture e sugli stadi, mentre in Europa ad esempio ad Amsterdam troviamo stadi riscaldati ecco che in Italia non abbiamo neanche i posti a sedere. Senza prendere in considerazioni tutti i tornelli che uno spettatore è costretto a superare prima di entrare, spesso in ritardo, all’interno dello stadio.
L’unico modo per cambiare la situazione è quello di affrontare un problema alla volta, il primo e più semplice è la riduzione dei costi del biglietto, il secondo la possibilità di acquistarlo più facilmente in prossimità dell’evento, il terzo l’inserimento di qualche bonus.