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In queste ore la Gregoriana sta per chiudere un colpo di livello: quasi tutto fatto per l’approdo di Nicolò D’Urbano (clicca sulla foto per ingrandire, nda). “Sì, stiamo parlando – conferma il giocatore -. Potrebbe essere una soluzione ideale a 22 anni per continuare a giocare e darmi la possibilità di costruire un futuro lavorativo. L’ultima stagione è stata difficile con l’infortunio al quinto metatarso che mi ha costretto a rimanere fuori per un lungo periodo nel quale ho potuto riflettere molto”.
È proprio D’Urbano a descriversi come giocatore: “Velocità, forza fisica, resistenza atletica. Fino ad oggi gli allenatori mi hanno visto come un terzino ma posso fare benissimo anche il centrale di difesa. Forse ho giocato di più come esterno a destra”.
Tre anni a Tivoli non si dimenticano: “Società, tifosi, compagni di squadra, la gente tiburtina: tutti mi hanno aiutato a crescere come giocatore e come persona. Mi hanno formato. È come giocare nei professionisti: devi rispettare tutto e tutti, a iniziare dall’orario. Quando abbiamo conquistato la Serie D è stato stupendo, atmosfera unica e con uno stadio pieno. La Tivoli resterà sempre nel mio cuore e spero un giorno di tornarci”.
A contattare D’Urbano è stato il direttore sportivo Arnaldo Petrucci: “Mi hanno scritto molti dirigenti di altre squadre, poi ho incontrato Petrucci e mi ha fatto subito un’ottima impressione. Conoscevo la Gregoriana, una società giovane e ambiziosa. A Vicovaro, quando ho giocato da under, ero in squadra con Kante che mi ha parlato benissimo di questa realtà. Di certo non mi sposto per perdere: con un mio trasferimento a San Gregorio da Sassola vorrà dire che si potrà pensare anche alla vittoria del campionato di Prima Categoria”.