Il guidoniano Andrea Gianni è il nuovo direttore generale del Lamezia Terme, definito dal presidente Felice Saladini “un manager di grande esperienza”.
Nessuno è profeta in patria, Gianni ha iniziato la sua carriera nel mondo del calcio lontano da Guidonia Montecelio: “Quando sono tornato da New York ho iniziato, da avvocato, ad andare a difendere il mondo del calcio nelle aule di giustizia. Mi sono appassionato e ho trovato un presidente, pazzo, che mi ha chiesto di andare a fare il direttore generale nella sua squadra. Mi occupavo un po’ di tutto, tranne che della parte sportiva, ma solo del controllo finanziario, quindi non della scelta dei giocatori. Sono arrivato al calcio professionistico dopo molti sacrifici perché posso dire di avere fatto tutte le categorie: dalla Serie D alla Serie B. Dalla Sambenedettese al Rieti, da Reggio Calabria a Messina, anche la Salernitana. Ho girato molto. Ho anche vinto: il campionato di Serie D con la Sambenedettese e la C con la Reggina”.
In una recente chiacchierata con il neo sindaco Mauro Lombardo, Gianni ha raccontato la sua visione di calcio: “Per me è importantissimo che la città abbia una squadra di calcio in grado di far divertire i propri tifosi e rappresentare l’identità. Secondo me il calcio è la culla di quei valori di base per noi. Troviamo aggregazione, programmazione, si tolgono i ragazzi dalla strada. Poi c’è il settore giovanile dove è indispensabile lavorare bene e dove il responsabile si muove sempre con l’ausilio del direttore generale. Quando un prodotto del settore giovanile viene acquistato da un altro club di livello superiore, oltre ad essere un fattore positivo per il club perché va a migliorare la situazione della cassa, è un motivo di orgoglio per colui che ha creduto in quel giocatore e lo ha valorizzato”.
Qual è la giusta ricetta di un ottimo direttore generale? “Il bravo direttore generale è colui che riesce a far esprimere i suoi dipendenti al 110 per cento e a circondarsi delle persone giuste. Non è tanto il risultato sportivo, ma aver creato e condiviso: sono emozioni che restano. E’ l’adrenalina di quando scendi sul rettangolo di gioco e ti accorgi che questi ragazzi sono lì per te. Serve programmazione per vincere”.
Oltre alla programmazione è importante il supporto dell’amministrazione comunale: “Ovunque sono andato mi sono rapportato subito con l’amministrazione perché la squadra di calcio è indubbiamente in sinergia con tutta quanta la città. Ogni volta che si è vinto è perché c’era unione”.
A questo discorso si collega il miglioramento degli impianti sportivi: “L’infrastruttura porta le persone a fidarsi, dona forza alla società oltre ad avere degli istruttori qualificati che possano in qualche modo accompagnare i nostri figli nel percorso educativo e formativo”.
Gianni da Lamezia guarderà anche cosa accadrà calcisiticamente nella Città dell’Aria: “Sarò sempre vigile: guarderò quello che farà Guidonia con il calcio e con Mauro Lombardo sindaco”.