La Tivoli si gioca il campionato di Eccellenza fino all’ultimo, in un torneo che vede protagoniste anche il Villalba ed il Fregene. La squadra si basa sull’esperienza e può contare su elementi come Samuel Brahne, Daniele Carruba, Massimiliano Leva, Paolo Spizzichini e gli attaccanti Massimiliano Carli, Giorgio Marcangeli, Giorgio Ricci e Robin M’Kondya. A metà stagione Rocco Cignitti lascia il timone ad Angelo Crialesi (ex calciatore professionista con Inter e Brescia), quando gli amarantoblù sono a otto punti dal Fregene capolista. Inizia la rimonta che si completa con l’aggancio alla penultima giornata. Terzo incomodo il Villalba in un campionato avvincente.
Fregene e Tivoli terminano a 58 punti dopo 30 partite con 17 vittorie, 7 pareggi e 6 sconfitte.
Serve uno spareggio che si consuma allo stadio “Flaminio” di Roma. Le due tifoserie invadono l’impianto e lo colorano con striscioni e fumogeni. “In novanta minuti, Tivoli e Fregene mettono in campo quel che resta delle energie già spese per un’intera stagione. Ne viene fuori un primo tempo spettacolare, ricco di gol ed emozioni e una ripresa piatta e nervosa”, racconta il sito del Comitato Regionale Lazio.
Dopo appena 60 secondi di gioco il Fregene passa in vantaggio con la rete del terzino Spazzini, pareggia il tanzaniano M’Kondya, ma Taccalite e Marinelli colpiscono ancora. Nel secondo tempo accenno di rissa dopo l’intervento di Brahne su Cesarini. Il risultato non cambia, a vincere è il Fregene.
Poche settimane dopo la Tivoli si riscatta, supera il Formia nel doppio confronto laziale e batte l’Alcamo nei play off. Racconta Gabriele Di Donato, a quei tempi giovane centrocampista: “Giocammo le ultime due gare nella seconda metà di giugno. In Sicilia c’erano 37 gradi e ci pensò Carli, dopo il vantaggio dei padroni di casa, a darci l’uno a uno finale. Il 20 giugno a Tivoli, lo stadio Arci era ricolmo di persone: vincemmo uno a zero con gol di Dosi e i tifosi ci portarono in trionfo per le vie della città”.
(rubrica a cura di Danilo D’Amico, puntata numero 1)