TIVOLI STORY | Nel ’98 la rimonta vale la festa ai play off

TIVOLI STORY | Nel ’98 la rimonta vale la festa ai play off

Il 1997/1998 è l’anno della svolta per il calcio a Tivoli. Finalmente si uniscono le forze e le squadre tiburtine del massimo campionato regionale giocano sotto la stessa bandiera: quella della Tivoli Calcio 1919. Il presidente Pirandola lascia il timone alla coppia Lori-Garberini, con l’avvocato Livio Proietti che esce definitivamente di scena preferendo intraprendere la carriera politica che lo porterà ad essere senatore della Repubblica.

La Tivoli si gioca il campionato di Eccellenza fino all’ultimo, in un torneo che vede protagoniste anche il Villalba ed il Fregene. La squadra si basa sull’esperienza e può contare su elementi come Samuel Brahne, Daniele Carruba, Massimiliano Leva, Paolo Spizzichini e gli attaccanti Massimiliano Carli, Giorgio Marcangeli, Giorgio Ricci e Robin M’Kondya. A metà stagione Rocco Cignitti lascia il timone ad Angelo Crialesi (ex calciatore professionista con Inter e Brescia), quando gli amarantoblù sono a otto punti dal Fregene capolista. Inizia la rimonta che si completa con l’aggancio alla penultima giornata. Terzo incomodo il Villalba in un campionato avvincente.

Fregene e Tivoli terminano a 58 punti dopo 30 partite con 17 vittorie, 7 pareggi e 6 sconfitte.

Serve uno spareggio che si consuma allo stadio “Flaminio” di Roma. Le due tifoserie invadono l’impianto e lo colorano con striscioni e fumogeni. “In novanta minuti, Tivoli e Fregene mettono in campo quel che resta delle energie già spese per un’intera stagione. Ne viene fuori un primo tempo spettacolare, ricco di gol ed emozioni e una ripresa piatta e nervosa”, racconta il sito del Comitato Regionale Lazio.

Dopo appena 60 secondi di gioco il Fregene passa in vantaggio con la rete del terzino Spazzini, pareggia il tanzaniano M’Kondya, ma Taccalite e Marinelli colpiscono ancora. Nel secondo tempo accenno di rissa dopo l’intervento di Brahne su Cesarini. Il risultato non cambia, a vincere è il Fregene.

Poche settimane dopo la Tivoli si riscatta, supera il Formia nel doppio confronto laziale e batte l’Alcamo nei play off. Racconta Gabriele Di Donato, a quei tempi giovane centrocampista: “Giocammo le ultime due gare nella seconda metà di giugno. In Sicilia c’erano 37 gradi e ci pensò Carli, dopo il vantaggio dei padroni di casa, a darci l’uno a uno finale. Il 20 giugno a Tivoli, lo stadio Arci era ricolmo di persone: vincemmo uno a zero con gol di Dosi e i tifosi ci portarono in trionfo per le vie della città”.

(rubrica a cura di Danilo D’Amico, puntata numero 1)