Meriti economici, sportivi e sociali sul “Comunale” di Guidonia: a difesa di una storia

Meriti economici, sportivi e sociali sul “Comunale” di Guidonia: a difesa di una storia

Non si tratta di difendere un’associazione o meno, comportamento comunque onorevole, ma di capire quale strada sceglierà di prendere l’amministrazione comunale ed il motivo della scelta. Si scrive per portare alla luce tutti gli aspetti della vicenda e non solo quelli freddi dei calcoli matematici. Aspetti che potrebbero aiutare in futuro, anche nel non perdere persone che hanno dato tanto.

Ieri, martedì 22 gennaio, si è tenuta la commissione a Guidonia Montecelio che ha riguardato la problematica della gestione del “Comunale”.

Come già annunciato da questo blog a seguito di una chiacchierata con il sindaco Michel Barbet e l’assessore Elisa Strani, è intenzione dell’amministrazione tutelare gli iscritti dell’Acd Guidonia permettendo loro di terminare l’attività sportiva.

Come ha ricordato Mauro De Santis (Polo Civico) “ci sono interessi di stato sociale che vanno presi in considerazione e cioè garantire agli iscritti, soprattutto della scuola calcio, di terminare la stagione come da accordi. Inoltre l’Acd Guidonia non risulta morosa perché ha pagato in ritardo le quote previste e ha perso il ricorso al Tar per quanto riguarda la gestione dell’impianto sportivo, ma non ci sono morosità. Il Guidonia ha pagato la quota mensile e continuerà a pagare, interrompere oggi l’attività significherebbe un danno economico per il comune”.

Non solo, aggiungiamo noi, il Guidonia pur avendo vinto un bando nel 2015 non ha mai potuto usufruire veramente della gestione del campo a causa della mancanza di rifacimento del sintetico (manutenzione straordinaria dal valore di almeno 200mila euro che spetta alla proprietà quindi al comune) e, oltre a pagare il canone mensile del “Comunale”, ha pagato gli affitti al “Fiorentini” di Montecelio oltre ai lavori di manutenzione e ad un custode sempre disponibile anche per l’amministrazione e altri soggetti sportivi.

Forse stiamo difendendo un’associazione e forse soltanto una questione a noi molto vicina.

Forse stiamo difendendo quello giusto e cioè una storica associazione nata nel 1954, che ha contribuito con gli imprenditori di allora alla costruzione del campo, che ha sempre pagato al comune quanto dovuto (qualche volta in ritardo, ma non mi pare un reato), che ha sempre contribuito con i lavori di manutenzione, che ha sempre portato in alto il nome della città. Moltiplicate tutto questo per 50 anni e più, con la famiglia Bernardini sempre protagonista (prima con il padre e successivamente con i figli).

Mi chiedo invece l’obiettivo politico di Simone Guglielmo (Partito Democratico) quando arriva ad attaccare il Guidonia sui meriti sportivi: “Quando vedo il Sassuolo in Serie A, penso al Guidonia: cosa abbiamo noi meno di loro?”. Mi verrebbe da dire la politica, ma resto in silenzio. Semplicemente abbiamo in meno una potenza economica come Squinzi perché nel calcio le chiacchiere sono a zero ma contano i soldi: le spese sono tante.

E rispondo anche a Laura Santoni (Movimento Cinque Stelle) che si lascia andare in una “vergogna” quando sente gli incassi della scuola calcio. E’ vero che per gli iscritti della scuola calcio i genitori pagano una quota annuale di 500 euro (in media), ma a questa cifra vanno tolti il costo di un kit comprendente borsone e materiale utile all’attività come magliette e tuta della società, i soldi per il materiale calcistico e quello per il rimborso degli allenatori. Cosa resta? Al netto 100 euro ad iscritto.

Con quei soldi (in genere) si paga l’attività agonistica e la prima squadra perché ogni campionato ha un costo d’iscrizione, si pagano i rimborsi degli allenatori, le bollette e in qualche caso le visite dei giocatori per non parlare dei rimborsi dei giocatori e dirigenti della prima squadra che sono 30 al mese.

E aggiungiamo anche che fino ad oggi il Guidonia si è sempre comportato correttamente, non portando la politica come scusa degli inevitabili problemi di gestione con le famiglie (non ultimo quello della caldaia) e che probabilmente il ricorso al Consiglio di Stato (dal valore di centinaia di migliaia di euro) non è stato fatto (ed i motivi come detto non mancherebbero) solo per rispetto dell’Ente e dei cittadini. “Vergogna” è una parola che il Guidonia assolutamente non merita di sentirsi dire.

In sintesi, come afferma Mario Proietti (Polo Civico), “dobbiamo essere sempre vicini a queste società perché per chi fa calcio è sempre una remissione, anche in Terza Categoria”.

Il Guidonia non ha nulla da vergognarsi, come le altre società di calcio. Se la situazione è diversa rispetto a Villanova e Montecelio è solo perché in quei campi si poteva giocare il fine settimana e le società non hanno dovuto far fronte a due affitti. Il problema del sintetico si ripresenterà a breve anche su quelle strutture, al termine dell’omologazione della Lega Nazionale Dilettanti (dieci anni più tre di proroga).

E qui rispondo a Guglielmo che mi parla di risultati sportivi. Il Guidonia nel corso della sua storia ha vinto cinque campionati con la prima squadra e innumerevoli campionati giovanili. E’ arrivato secondo in Serie D nel 2009/2010 e secondo nel campionato Berretti 2003/2004 perdendo la finale solo contro la Juventus. Ha vinto una Coppa Fair Play in Serie D con premio un’opera pubblica per la città (vai ad informarti su quale è stata) e la Coppa Disciplina in Promozione nel 2016/2017. Ha permesso a molti giovani di potersi esprime come Davide Moscardelli che abbiamo visto in Serie A con il Chievo Verona ed il Bologna. Oggi nell’Under 15 della Roma e nel giro della nazionale c’è Luigi Cherubini che ha iniziato a giocare a calcio proprio al Guidonia. Ha fatto parte dello staff in passato un campione del mondo come Angelo Benedicto Sormani. Nello staff della scuola calcio di questa stagione ci sono professionisti come Mauro Bencivenga (che ha lanciato grandi giocatori come Daniele De Rossi e vinto un campionato in Albania con il Tirana) e David Di Michele che ha anche vestito la maglia della nazionale italiana di calcio.

Si poteva fare di più, ma non ci sembra poco. Il tutto nella totale assenza della politica, anzi. E’ stato il Guidonia a lasciare sempre soldi all’Ente. Tra i politici a dare una mano sicuramente vanno ricordati coloro che hanno contribuito al rifacimento totale del “Comunale”, quindi con l’ultimo sintetico.

Dicci Guglielmo, qual è il tuo progetto e quello del Partito Democratico? Perché se non siete a difesa di un’associazione del genere per portare avanti altri, allora non dovete lamentarvi del calo dei consensi in tutta Italia.

Hai invece ragione al cento per cento quando critichi chi fa politica non assumendosi le responsabilità e quando fai presente che una parte degli affitti mensili pagati dalle società dovrebbero essere messi da parte dall’Ente per i lavori su quel campo. Hai ragione anche quando dici che il bando precedente era stato fatto male (ed ero stato il primo a dirlo dimostrando la mia libertà di pensiero) e hai ragione quando proponi diversi tipo di finanziamento. Magari, si potrebbe anche acquistare tutto l’impianto sportivo perché oggi nel calcio vanno avanti i club con gli stadi di proprietà.

E allora Giovanna Ammaturo, senza troppi giri di parole, chiede “qual è l’indirizzo di questa amministrazione per il futuro?”.

Alla prossima commissione prenderanno parte anche Rup, funzionari e dirigenti per un quadro più completo sulla questione del “Comunale”, come giustamente richiesto da Laura Santoni del Movimento Cinque Stelle.