Non avendo potuto disputare gli ultimi mesi le squadre dilettantistiche hanno perso introiti provenienti dalla Scuola Calcio, dal botteghino per le gare casalinghe e dagli sponsor considerando che spesso la quota annuale viene divisa in tranche e l’ultima per ovvi motivi non è stata ritirata.
Certo, sono venute meno anche le spese per i collaboratori, l’affitto degli impianti sportivi e per i rimborsi ai giocatori. Ma a rimetterci è già la programmazione per la prossima stagione.
Probabilmente la stagione 2019/2020 è terminata. A chiederlo sono stati forse gli stessi club. Manca la sicurezza e l’attuazione per il protocollo prima delle partite propone costi elevati che solo società della massima serie possono sostenere. C’è poi la questione dei tesseramenti che per i dilettanti sono validi solo fino al 30 giugno. Da non trascurare l’impiego delle forze pubbliche, sempre avvisate dalle squadre di casa nelle gare ufficiali: improbabile togliere dalla strada Polizia Municipale, Polizia e Carabinieri in questi fine settimana dove salgono il numero dei controlli. Ecco perché probabilmente è tutto finito.