La grande impresa del Pisoniano compie 15 anni

La grande impresa del Pisoniano compie 15 anni

Sono passati 15 anni dalla grande impresa del Pisoniano, capace di vincere il campionato di Eccellenza. Per il paesino di 700 anime un traguardo incredibile, un record difficilmente battibile quello di primeggiare nel massimo campionato regionale per una realtà così piccola, addirittura nel Lazio. Certo, a quei tempi le grandi risorse economiche di Manlio Cerroni, il “Re dell’immondizia”, facevano la differenza, ma resta la particolarità del trionfo unita alla difficoltà perché di fronte non c’erano di certo realtà di poco conto.

Riviviamo quella stagione 2004/2005 dell’Eccellenza. Nel girone A, Civita Castellana e Pisoniano sono le squadre più forti e lo dimostrano assumendo il ruolo di battistrada sin dalle prime giornate. Il Pisoniano vince addirittura 12 delle prime 13 partite. In panchina c’è Francesco Montarani, ex bomber. In porta il 41enne Angelucci, in difesa Felice Cavaliere (formatosi nella Primavera del Milan). La forza del Pisoniano è soprattutto nell’attacco. Maurizio Alfonsi e Devid Turazza sono in big e insieme colpiscono 32 volte. Nei ruoli dei suggeritori Gabriele Di Donato e Stefano Iannotti oltre all’esterno Vinicio Quaresima.

Il ricordo di Gabriele Di Donato negli archivi del Comitato Regionale Lazio: “Eravamo stati al comando della classifica per tutto il girone d’andata e gran parte di quello di ritorno. Vivemmo però un febbraio nero, che consentì al Civita Castellana di riprenderci e superarci. Io mi ruppi il naso a quattro gare dal termine del campionato e dovetti quindi operarmi. Saltai tre partite e tornai in campo soltanto all’ultima giornata, nella gara contro il San Filippo Neri. Andammo in svantaggio, ma reagimmo con grande determinazione: il pareggio lo segnò Alfonsi, mentre il gol del 2-1 che ci consentì di agganciare il Civita Castellana, per uno scherzo del destino, lo segnai io proprio di testa”.

Sì, perché il Civita Castellana va in testa ma all’ultima giornata non riesce ad andare oltre allo 0-0 contro il Cecchina che cerca una disperata vittoria per evitare la retrocessione.

Tutto si deve decidere in uno spareggio in campo neutro, il 15 maggio del 2005 a Colleferro. Per il Civita Castellana si presentano 100 tifosi, per il Pisoniano ben 400 e cioè quasi tutto il paese.

“Anche nello spareggio, accadde quello che era già successo nell’ultima gara di campionato. Andammo in svantaggio nei tempi supplementari per uno svarione difensivo, ma riuscimmo a reagire subito grazie ad un calcio di rigore da me trasformato. Poi vincemmo con una rete di Volante segnata al 117esimo minuto. Sugli spalti fu un tripudio perché la vittoria era meritata per tutto quello che avevamo fatto nel corso della stagione. Ricordo l’emozione del paese che ci attese festante in piazza al nostro ritorno da Colleferro”.

La festa a Pisoniano è davvero grande, con il medievale centro tiburtino che per una notte è preda delle luci sfavillanti dei fuochi d’artificio e del suono assordante dei clacson delle auto.