La favola di Di Fusco, dalla Vis Subiaco alla Lazio

La favola di Di Fusco, dalla Vis Subiaco alla Lazio

Sul numero 29 del mensile AnioNews (testata giornalistica della Valle dell’Aniene del direttore responsabile Danilo D’Amico) è stata pubblicata l’intervista a Tommaso Di Fusco, portiere della Lazio Under 18. Una vera e propria favola quella di Di Fusco, iniziata nella scuola calcio della Vis Subiaco, raccontata a Luigi Trombetta.

Quando e come hai iniziato a giocare a calcio?

“Ho cominciato a giocare a calcio nel settore giovanile della Vis Subiaco nel 2009, quando abitavo ad Agosta e facevo il portiere perché mio padre giocava in quel ruolo. Poi sono andato ad abitare a Roma e ho sostenuto un provino con la Lazio all’età di otto anni. Ho fatto tutto il percorso: dai Pulcini agli Esordienti passando poi per i Giovanissimi e le categorie nazionali. Oggi faccio parte della rosa dell’Under 18”.

Quanti allenamenti settimanali fai e qual è il tuo preparatore?

“Mi alleno quattro volte a settimana più la partita. Svolgiamo un lavoro molto duro ed accurato durante la settimana che ti permette, grazie alla bravura del preparatore dei portieri Cristiano Viotti, di acquisire una esperienza maggiore ed affinare le doti tecniche”.

In quale squadra sei inserito nella stagione 2020/2021? Parlaci dei tuoi compagni e del mister.

“Gioco nell’Under 18 allenata da Tommaso Rocchi, il bomber degli anni passati della Lazio. I giocatori più qualificati nel mio gruppo sono Simone Castigliani e Valerio Marinacci (questi ultimi due hanno già esordito nella Primavera, ndr) e Michele Iosa che ha già giocato in Serie B con la Salernitana”.

Ti sei anche allenato con la prima squadra. Descrivici l’ambiente della Serie A.

“Mercoledì 3 febbraio, di mattina, mi sono allenato con la prima squadra a Formello probabilmente perché volevano vedermi e perché mancava Thomas Strakosha. Quindi servivano dei portieri. Non ho provato tanta emozione e sono stato molto tranquillo. Sicuramente una bella esperienza ma non avevo ansia e mi sono trovato a mio agio”.

Questa pandemia ha condizionato il calcio?

“Certo, soprattutto a livello dei tifosi. Mancando gli incassi ci sono stati dei tagli sugli stipendi dei calciatori”.

Cosa pensi per il futuro?

“Speriamo di poter continuare il percorso nella Lazio anche se non è facile. L’obiettivo è di rimanere nel mondo dei professionisti”.