Il calcio perde un Signore all’avanguardia: Bruno Palmieri

Il calcio perde un Signore all’avanguardia: Bruno Palmieri

Il calcio dilettantistico piange Bruno Palmieri, un signore a tutti gli effetti. Alle 6 di questa mattina è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari e di tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo. Il 10 marzo Bruno avrebbe compiuto 82 anni. Ha lottato per mesi contro un mare incurabile, probabilmente alzando il muro delle difese all’interno del corpo proprio come amava fare sul rettangolo verde.

Da calciatore, ruolo stopper come si diceva un tempo, ha vestito le casacche della Viterbese e dell’Albula. Proprio con quest’ultima, storica società di Tivoli Terme, Palmieri ha iniziato un percorso da tecnico che lo ha visto esprimersi benissimo anche a Villalba e Guidonia.

Era un uomo di poche parole e avanti con il tempo. Uno dei primi a credere nell’importanza di formare uomini nei comportamenti e atleti ben allenati. Era in grado, dalla panchina, di organizzare un mix tra calcio semplice e studio degli avversari. Le sue squadre erano sempre ben allenare e spesso superavano le avversarie grazie alla preparazione atletica.

Soprattutto Palmieri era in grado di parlare in maniera diretta ai giovani, riconoscendo loro la giusta importanza e senza giri di parole individuava dove poter migliorare.

Lo piange anche il Corpo della Polizia Locale e i parenti, compresi i figli Andrea e Gianni che da lui hanno ereditato la passione per il calcio. Andrea Palmieri attualmente è il preparatore dei portieri della Tivoli Calcio 1919 in Serie D e Gianni è un dirigente della Romulea in Promozione.

Grazie di tutto Bruno.