Ovviamente la presa di posizione dell’Aia è stata pienamente condivisa dal presidente del Cr Lazio Melchiorre Zarelli. Fermarsi una settimana aiuterà a riflettere. Ma non basta, occorre trovare una soluzione.
A proporla siamo noi che ogni maledetta domenica siamo sui campi. Riduciamo il numero delle squadre: meno partite, meno tensioni, più arbitri qualificati e più difficoltà a partecipare a campionati con grandi movimenti economici per chi non può permetterseli. Parliamoci chiaro: la maggior parte di questi episodi avviene su campi di società che spariscono in breve tempo, dove non esistono storie e dirigenti. Un agguato di due tifosi nei confronti di un arbitro è senza ombra di dubbio un fatto grave. Diminuire il numero delle partite aiuterà la Federazione ad impiegare meno arbitri durante il fine settimana, selezionando così i migliori. Aspettiamo anche corsi di cultura sportiva (iniziativa che non comporta particolari esborsi economici, anzi quasi zero) perché ad alcuni tesserati e tifosi farebbero veramente bene: nei dilettanti, certo, ma anche tra i professionisti.