ADDIRITTURA I MONDIALI | Sto piangendo, mi è entrato un Weah nell’occhio

ADDIRITTURA I MONDIALI | Sto piangendo, mi è entrato un Weah nell’occhio

Quando i figli superano i genitori. Questa sera Timothy Weah ha segnato un gol al Mondiale di calcio con gli Stati Uniti d’America e questo a suo padre, il grande George Weah (pallone d’oro nel 1995 e campione di Paris Saint Germain, Milan e Chelsea) non era mai riuscito. Di più, Weah Jr è diventato il primo (e probabilmente unico) figlio di un presidente di una Nazione a segnare un gol ai Mondiali. Sì, perché George Weah è stato il migliore anche in politica dove è arrivato a comandare il proprio popolo, quello della Libera. Dice di essersi ispirato a Silvio Berlusconi, suo presidente ai tempi del Milan. Suo figlio è nato a New York, poteva giocare anche con la nazionale francese, ma ha scelto quella statunitense perché si sente americano. Tra l’altro il gol di questa sera contro il Galles (poi pareggiato da un rigore di Bale) ricorda molto quello realizzato dal padre alla Juventus a San Siro, in un pomeriggio d’autunno della sesta giornata del campionato 1995/1996. Non sto piangendo, mi è solo entrato un Weah nell’occhio.

Nel pomeriggio l’Olanda ha battuto il Senegal, ma gli africani non hanno demeritato. Il risultato si è deciso solo nel finale. Per quanto visto sul campo, l’Olanda non appare in grado di fare a meno di un regista come De Roon a centrocampo. All’ora di pranzo goleada dell’Inghilterra sull’Iran. Ieri la doppietta di Valencia ha reso facile il debutto dell’Ecuador contro i padroni di casa del Qatar.

La novità più grande arriva dai maxi recuperi, indicazione precisa per avvicinarsi al gioco effettivo rendendo inutili le perdite di tempo. La curiosità arriva dalla regia che aggiunge l’opzione “contesa” al possesso palla: così oltre ai dati delle due squadre si aggiunge il terzo per dare un’indicazione sempre più precisa dell’andamento in campo.